La competizione può far emergere il meglio o il peggio negli sportivi e le esigenze psicologiche sono particolarmente elevate quando gli atleti o le squadre si sforzano nel raggiungere gli stessi obiettivi. Qualora le abilità fisiche, tecniche e tattiche siano equiparate, spesso il giocatore con l'approccio mentale più forte consegue la vittoria. Tuttavia, molti atleti presumono, erroneamente, che gli aspetti mentali della prestazione siano innati e immutabili, ma, in realtà, l'allenamento mentale costante e sistematico può avere un impatto sulla prestazione simile a quello degli allenamenti nelle altre aree (fisica, tecnico e tattica).
Entrare nella corretta mentalità prima dell’allenamento e della competizione è uno degli aspetti più cruciali delle prestazioni massimali.
L'esito della performance sportiva, quindi, dipende da una combinazione di vari fattori riguardanti le abilità motorie e percettivo-cognitive come attenzione e memoria, percezione del tempo, anticipazione e decisione, coordinazione senso motoria. Per ottenere una buona performance è fondamentale avere un livello di attivazione funzionale al compito all’interno di un contesto caratterizzato dalla presenza di elementi, gli stressors, che possono inficiare la prestazione. Gli stressors sono stimoli di diversa natura che portano l'organismo e la psiche ad esperire stress, e possono essere fisici, ambientali, culturali, metabolici, psicologici, affettivi, alimentari. Gli stressors possono portare il livello di stress oltre una soglia soggettiva che determina una attivazione fisiologica, intesa come il livello di attività di alcune funzioni corporee come variazione del battito cardiaco, della frequenza cardiaca (HR), della frequenza respiratoria (bpm), della conduttanza cutanea (GSR), della sudorazione e della temperatura corporea. Queste funzioni sono controllate dal sistema nervoso autonomo (SNA), e spesso sfuggono al controllo cosciente dell’atleta.
Il biofeedback (BFB) è un metodo d'intervento che, grazie alla tecnologia moderna, consente all’atleta di prendere consapevolezza dell’efficacia delle tecniche che sta mettendo in atto, permettendo di adattare progressivamente e in tempo reale i suoi comportamenti attraverso un riscontro oggettivo e misurabile. In tale maniera l’atleta, sulla base delle informazioni o dei feedback ricevuti dal corpo, impara ad avere il controllo dell'autoregolazione, a modificare consapevolmente tali stati con il fine di migliorare la propria salute e le proprie prestazioni, aumentando allo stesso tempo la propria consapevolezza in merito all’attività fisiologica del proprio organismo. Tale processo porta allo sviluppo di abilità mentali, come l’attenzione e la concentrazione, e facilita il raggiungimento di una migliore prestazione sportiva.
PowerMens® è un metodo, riconosciuto dal Ministero dello Sviluppo Economico, che integra principi di biofeedback e di Psicologia clinica e sportiva, progettato per promuovere l'autoregolazione emotiva e cognitiva e migliorare le prestazioni dell'atleta in compiti specifici dello sport.